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L’IMPORTANZA DI CONIUGARE L’ATTIVITÀ FISICA CON UN REGIME ALIMENTARE ADEGUATO

Per il mantenimento della forma fisica e della salute, lo sport non può prescindere da un alimentazione ponderata, entrambi necessari per ottenere migliori risultati.

È fondamentale seguire una dieta bilanciata in sinergia ad una adeguata attività sportiva, consultando il proprio medico e uno nutrizionista si possono ricevere informazioni professionali corrette riguardo alla situazione sanitaria della persona, al fine di poter agire razionalmente nel determinare obiettivi ed attività sportive adeguati al soggetto interessato.

La dieta umana rispecchia i fabbisogni energetici nelle condizioni di vita e nelle abitudini alimentari che la persona segue. Una “dieta equilibrata” deve tener conto sia della quantità che della qualità degli alimenti che si introducono. Deve comprendere tutti i nutrienti e assicurare l’equilibrio tra energia spesa ed energia assunta, per soddisfare tutti i fabbisogni dell’organismo.

Attualmente l’uomo dei paesi industrializzati è abituato ad uno stile di vita sedentario e con dispendio energetico minore rispetto che al passato: pranzare al lavoro, spostarsi con i mezzi di trasporto, fare attività fisica raramente, abitudini alimentari sbagliate. L’uomo, con la nutrizione moderna, si definisce in 3 punti:

  1. si iperalimenta
  2. mangia male;
  3. mangia cibi adulterati e comunque non naturali.

Nello specifico l’uomo iperalimentato, nei paesi avanzati, mangia in media da due a quattro volte oltre quello che sarebbe necessario al suo normale sostentamento. Gli alimenti di cui ci nutriamo sono spogliati di molte delle loro caratteristiche nutrizionali, devitalizzati da metodi di coltivazione innaturali e da processi di raffinazione, alterazione e conservazione industriali. Le conseguenze negative sulla salute di tali abitudini alimentari sono inevitabili, per questo, nonostante giganteschi progressi continuativi nella scienza medica che aiutano l’umanità a sconfiggere migliaia di malattie, si assiste non di meno ad un aumento delle patologie croniche, degenerative e il diffondersi di disturbi spesso fortemente limitanti.

Oggi però, sempre più si dà importanza ad aspetti che dovrebbero essere marginali nella scelta del cibo e che invece sono predominanti: prezzo, gusto, aspetto estetico, dolcezza. La risultante è un’alimentazione assai poco equilibrata, in cui all’eccesso di calorie prodotto dal consumo di carboidrati raffinati e grassi animali saturi, non sempre corrisponde un adeguato apporto di principi vitali: vitamine, sali minerali, enzimi e oligoelementi. La qualità scadente dei prodotti e gli eccessi dell’alimentazione moderna tendono a sovraccaricare invece il sangue di grassi e scorie tossiche che affaticano il cuore, gli organi, tutto il complesso e favoriscono vari tipi di disturbi e patologie a causa della cattiva abitudine alimentare. L’importanza di una sana alimentazione basata su cibi naturali, completi dal punto di vista nutritivo e correttamente associati ed affiancati, risulta evidente per un’efficace prevenzione mantenimento di una ottimale salute alimentare e fisica per tutta la durata della vita.

La ricerca nutrizionale moderna conferma che la dieta mediterranea sia fatta di un modo di mangiare collaudato da secoli di utilizzo è il più adatto al nostro metabolismo. Composta principalmente da cereali, legumi, verdure di stagione, pesce, olio di prima spremitura e ridotte quantità di carne e grassi animali saturi.

Molti studiosi affermano che l’attività fisica e un alimentazione sana siano di notevole importanza per evitare l’insorgenza di problematiche metaboliche.

La Sindrome Metabolica: è l’insieme di patologie che possono riguardare un unico individuo relazionate al suo regime alimentare e alla sua salute.

Tra le più diffuse nei pesi industrializzati è l’Obesità, una condizione medica in cui si è accumulato del grasso corporeo in eccesso nella misura tale che può portare un effetto negativo sulla salute.  Le cause di questa patologia, oltre alla calorica alimentazione, sono la genetica, lo stile di vita sedentario, i farmaci, le malattie psichiatriche, gli agenti infettivi e sociali.L’obesità è quasi sempre correlata da altre malattie come il diabete, problemi cardiovascolari, osto-articolari, ictus, nervi periferici alterati.

Inoltre i minerali svolgono sia un’azione catalizzatrice nei processi metabolici, che strutturale in alcuni tessuti, come quelli di ossa, denti e capelli. Sono principalmente suddivisi in macro-costituenti: calcio, fosforo, sodio, potassio, cloro, magnesio, zolfo e micro-costituenti: ferro, zinco, rame, iodio, selenio e cobalto.

Infine, l’acqua è la principale componente inorganica del corpo umano e rappresenta quasi il 60% del peso corporeo. Non fornisce energia, ma è essenziale per la sopravvivenza dell’organismo. Mentre si può digiunare per lunghi periodi senza incorrere in complicanze gravi, bastano due giorni senza apporto idrico per causare rilevanti alterazioni metaboliche che possono condurre addirittura alla morte.

Il fabbisogno giornaliero di acqua per mantenere lo stato di buona salute corrisponde a circa 2,5-3 litri. Viene coperto prevalentemente con acqua introdotta attraverso alimenti e bevande e, in minor parte, con acqua che si forma nell’organismo per i processi di respirazione.

Al mantenimento del bilancio idrico normale provvedono complessi meccanismi regolatori che hanno la funzione di adeguare le perdite al fabbisogno; tali meccanismi fanno insorgere la sensazione della sete.

Concludendo, L’importanza dell’educazione alimentare rappresenta il primo ed efficace strumento di prevenzione a tutela della salute.

Le abitudini nutrizionali si instaurano molto presto nella vita dell’individuo, stabilendo effetti sul metabolico, non solo del bambino ma anche dell’adulto.

Questi concetti sono ormai entrati nella considerazione di chiunque si ponga come obiettivo la salvaguardia della propria salute.

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